I 40 anni del CAI Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme
di Romano Mellini

Serata Barmasse al Kursaal

In novembre, esattamente venerdì 16, sabato 17 e domenica 18, abbiamo festeggiato i 40 anni della nostra sezione CAI Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme. Abbiamo invitato, per l'occasione, l'alpinista valdostano Hervé Barmasse, pupillo del celebre scalatore altoatesino Reinhold Messner. Avendolo già visto alcune volte nella trasmissione televisiva “Kilimangiaro” mi ero fatto un'idea sbagliata sul suo conto. Ecco il personaggio in cerca di notorietà a buon mercato! Mi sono ricreduto, anzi, sono rimasto a bocca aperta la sera del 16 novembre durante la presentazione dei suoi filmati al cinema Kursaal stracolmo di spettatori. Poche persone amano le montagne come Hervé, anzi, il signor Hervé s'identifica con loro sia che percorra sentieri per bambini, sia che s'impegni in scalate di sesto grado sospeso su profondi abissi in solitaria e magari in libera senza corde e senza chiodi. Considera, insomma, la montagna parte di se stesso ed è per questo che ha sfiorato la morte  più volte. Figlio del maestoso Cervino, affrontato da ogni lato e aprendo, anzi, nuove vie, ha dimostrato di amarlo profondamente. Ha amato profondamente anche le vette dell'Afganistan e le impegnative rocce della Patagonia. Non ha raggiunto, comunque, per solo tre metri, gli ottomila. Considera, tuttavia, di aver raggiunto gli ottomila quando si è sposato e quando gli sono nati i figli. E' più bello il Cervino o il Corno alle Scale? Urla scherzosamente la platea del Kursaal. Sono due montagne belle entrambe nella loro differenza. Ha continuato, poi, la proiezione delle sue imprese spiegandole nei minimi dettagli senza mai cadere nella noia e nell'arroganza. Personaggio migliore non si poteva invitare.

DA NEW YORK AL CANADA. A PIEDI O IN BICI

di Gherardo Nesti

Si chiama Empire State Trail. E’ un percorso di 1.200 chilometri, destinato ad “ospitare” camminatori, ciclisti e (udite, udite) cavalerizzi. Utilizzerà (ovviamente) i sentieri esistenti e le ferrovie abbandonate (gli americani dicono “track to trail”). E, per un totale di 560 chilometri, aprirà vie nuove. E’ un’opera imponente; anche per i costi, necessari per i lavori e per gli espropri da pagare ai proprietari dei terreni sui quali transiterà.

ARTICOLO "GIOVANI BIKERS CRESCONO" PUBBLICATO SU "MONTAGNE 360"

di Gherardo Nesti

Cari Amici,
ho letto, con grande interesse, l’articolo “Giovani bikers crescono”, pubblicato su “Montagne 360” (numero di Agosto 2017, pag. 48 e seguenti). La rivIsta del Cai affronta la (discussa) questione della compatibilità ed opportunità che gli appassionati vadano in montagna, oltre che a piedi, anche in bicicletta.