Racconti, emozioni, esperienze raccontate dai nostri soci

  

BO PT ImmagineCopertinaPellegrini sulla via Francesca della Sambuca

Questa proposta di cammino nasce da un incontro di persone, dalla convergenza di interessi nella diversità dei talenti e delle caratteristiche.
C’è l’anima pellegrina con il desiderio di unire Bologna a Pistoia per arrivare alla più importante reliquia dell’apostolo Giacomo in Italia e poi oltre verso Roma e Santiago.
C’è l’anima dell’amore per il territorio confermata da una attenzione più che decennale per un percorso creato e custodito.
C’è l’anima della passione per i sentieri, per le strade, per il cammino.
C’è un’anima condivisa per il servizio. Per offrire semplicemente qualcosa che serve, qualcosa di bello ed utile.
Così è capitato che si incontrassero la Confraternita di San Jacopo di Compostella, l’Associazione Le Limentre, il CAI – Sezione di Porretta Terme e l’Associazione Amo la Montagna. Ci si è trovati lungo la strada, perché ciascuno la stava percorrendo per un pezzo, seguendo una idea. Ci si è uniti perché si è voluto provare a condividere ciò che si era scoperto lungo la via. Il progetto è diventato maturo in itinere, confrontandosi ed arricchendosi a vicenda. Ora possiamo donare il frutto.
Ricordiamo a chi ne godrà che il cammino nasce da semplice volontariato e tale vorremmo fosse compreso e tale resterà il nostro coinvolgimento.
Nulla toglie però che un dono non possa moltiplicarsi e che il nostro essere volontari non possa essere moltiplicato e spartito con tutti quelli che vorranno farne parte.
Un cammino nasce con i primi passi di qualcuno, ma si consolida nella partecipazione di tutti.
Un cammino è strada da percorrere ma è anche il luogo dell’accoglienza e dell’incontro. La storia dei pellegrinaggi ci racconta che ospitali nacquero lungo le strade che percorrevano i pellegrini. Gli ospitalieri curavano la strada,sistemavano i ponti, rendevano sicuro il cammino.
La storia ci racconta anche che, chi percorreva queste vie, donava mezzi perché la strada potesse mantenersi. Spesso l’esperienza diventava tanto forte che chi passava ne restava coinvolto, mettendosi a sua volta al servizio.
Non sappiamo se questa strada e questa esperienza che doniamo a te, viandante, avrà la potenza e il sogno antico; non sappiamo se produrrà frutti nel tuo cuore. Noi possiamo solo auguratelo e offriti la nostra compagnia lungo la via.

Buon cammino

Monica D’Atti, Franco Cinti e Nicola Ruo - Confraternita di San Jacopo di Compostella
Silvano Bonaiuti e Paola Razza - Associazione Le Limentre
Mauro Lenzi - CAI Sezione Porretta
Nicola Giuntoli - Associazione Amo la Montagna

 

 

 IL CALago Turano CSBMMINO DI SAN BENEDETTO
Diario per immagini di un cammino da Norcia a Montecassino
Le immagini di questo video raccontano il mio ultimo "cammino" dalle terre dell'Umbria, duramente colpite dal terremoto del 2016, fino a Montecassino, attraverso luoghi ricchi di spiritualità, cultura, bellezza e lontano dagli itinerari turistici più battuti. Piccoli borghi, una natura incantevole e tanta ospitalità che mi rimarranno sempre nel cuore.

 

 

OLINDO
Breve ma sentito ricordo di un amico
di Giuseppe Fanti
Anche Olindo Manca, 96 anni, alla fine di Settembre di questo 2019, come dicono gli Alpini, “è andato avanti” e per la Sezione CAI di Porretta è indubbiamente una grave perdita. Era infatti uno dei pochi soci superstiti che fondarono nel lontano 1978 la Sottosezione e poi furono presenti alla nascita della Sezione. Si può dire con certezza che ha partecipato sempre e con incessante entusiasmo alle attività sociali fino a quando non ne è stato impedito dall’avanzare dell’età. Quante settimane nelle Alpi lo hanno visto protagonista! Quante volte siamo andati con lui a fare i canaloni del Corno in invernale! Così per la pulizia dei sentieri e soprattutto nella sistemazione della Capanna del Sasseto e nella sua manutenzione. Era talmente presente ai lavori che un tempo facevamo al Sasseto che alcuni cominciarono a chiamare scherzosamente questo luogo “Villa Manca”...

 

Castrola oldIL PONTE DI CASTROLA
Autore: Romano Mellini
"Alleluia! Forse mi rinforzano le ossa e mi rimettono il vestito della festa. Potrò così di nuovo traghettare allegramente e degnamente da una sponda all'altra della Limentra orientale i numerosi escursionisti, viandanti e pellegrini come sempre ho fatto nel mio lontano passato." 
Tempo addietro, in compagnia del professor Renzo Zagnoni, di alcuni componenti del C.A.I. Alto Appennino Bolognese e di altri benemeriti volontari, abbiamo ripulito il sentiero e l'accesso del ponte pedonale ottocentesco a schiena d'asino di Castrola nel comune di Castel di Casio. Domenica 16 settembre 2018, in compagnia ...

 

Fontana MonteacutoGruppo CAI "HAPPY SNAILS - LUMACHE MA NON TROPPO"
MONTEACUTO, MADONNA DEL FAGGIO E TRESANA
Autore: Romano Mellini
Lasciamo le auto nei pressi del casone delle Benedizioni, sulla strada che da Castelluccio porta al Santuario della Madonna del Faggio, duecento metri oltre la deviazione per Tresana, sulla sinistra. Casone delle Benedizioni così chiamato perché qui gli abitanti di Castelluccio incontravano gli abitanti di Monteacuto quando trasportavano la Madonna in processione a Castelluccio. La processione si fermava e veniva benedetto da lontano il borgo di Monteacuto. A volte gli abitanti dei due paesi litigavano e durante il periodo napoleonico, 1802, si scambiarono pure legnate usando come bastone i ceri. Dovettero intervenire i gendarmi. La mulattiera scende in un bosco rigoglioso e selvaggio. Un quarto d'ora ed eccoci al mulino della Squaglia, pensile sul rio Baricello. Il fabbricato è grande ed ancora ben tenuto, tuttavia, disoccupato da molti anni. Ci osserva con  tristezza ricordando tempi migliori in cui arrivavano e partivano uomini e muli carichi, soprattutto, di castagne secche prima e di farina dopo la macinatura. Un ardito ponticello sul rio Baricello ci porta dall'altra parte dove inizia la mulattiera che sale a Monteacuto delle Alpi. A mano a mano che la si percorre veniamo salutati da castagni secolari. Una mezz'oretta circa ed arriviamo alle prime abitazioni del borgo salutati da una grande fontana... 

 

Mulini 5Gruppo CAI "HAPPY SNAILS - LUMACHE MA NON TROPPO"
SABATO 7 LUGLIO 2018 - I VECCHI MULINI DELLA VALLE DEL RANDARAGNA A CASA CALISTRI
Autore: Romano Mellini
L'escursione inizia davanti alla Pro loco di Casa Calistri. Una mulattiera, ancora in buone condizioni, scende, in pochi minuti, alla borgata di Casa Roversi. Un centinaio di metri a sinistra inizia il sentiero, in discesa,  all'ombra di una foresta amazzonica. Una Verginina, raffigurante la Madonna con Bambino, ci saluta e, poco dopo, il sentiero si divide in due, uno che conduce al mulino di Taruffi ed uno al mulino del Catino. Continuiamo su quello del Catino, l'antica strada che univa nel passato Casa Roversi a Casa Boni. Il torrente Randaragna, poco sotto, canta la stessa canzone da migliaia di anni. Il tempo si è fermato pur trascorrendo. Un breve tragitto ed eccoci arrivati alla cascata...

 

Mantova 3Gruppo CAI "HAPPY SNAILS - LUMACHE MA NON TROPPO"
28 MAGGIO 20187 - ESCURSIONE CITTADINA A MANTOVA
Autore: Romano Mellini
“Mantua me genuit" (maestro Virgilio). "Fer la città sovra quell'ossa morte (l'indovina Manto, figlia dell'indovino Tiresia, morta nel fango su cui sorse la città di Mantova) / e per colei che 'l loco prima elesse, / Mantua l'appellar sanz'altra sorte." (scolaro Dante). Noi poveri semianalfabeti, appena usciti dalla stazione, ci troviamo immersi in un'atmosfera mista di sacro e di profano. Venti minuti di “pedibus calcantibus” e ci troviamo al Palazzo Te. Magnifico palazzo rinascimentale creato da insigni artisti per i passatempi dell'altolocata famiglia dei Gonzaga. Stupende stanze affrescate si susseguono, inizialmente quella del sole e della luna, che reca al centro del soffitto la raffigurazione del Dio Apollo seminudo. Seguono la sala dei cavalli, ancora estasiati dalla visione dei pranzi cinquecenteschi lì avvenuti e la vicina stanza di Psiche e Amore colma di figure cariche di sensualità ed erotismo. Questo luogo è stato, sicuramente, testimone degli incontri amorosi...

 

OMIMG 20180425 173122EMILIO
Autore: Romano Mellini
Caro Emilio
oggi, domenica 6 maggio 2018, alle nove del mattino, la nebbia avvolge tra le sue braccia l'alta valle del Reno e, in particolare, il paesino di Granaglione. Piazzale Bovecchia, pian piano, si riempie di persone con la tristezza disegnata sul volto. Qualche gocciolina di pioggia cade dal cielo facendo presagire che anche la volta celeste desidera partecipare alla cerimonia che sta per iniziare. Dopo le frasi di circostanza del momento, i presenti s'incamminano, in salita, lungo la strada, dapprima asfaltata poi bianca, verso la cima della Croce del Cigno. Lungo il percorso, la nebbia continua a farla da padrona e la sensazione è quella di dirigersi verso l'infinito e verso l'eternità. I castagni, ormai inselvatichiti, s'inchinano al nostro passaggio evidenziando rispetto e voglia di ricordare i tempi migliori. Non appena l'ardua salita cessa e il percorso diventa pressoché pianeggiante, s'imbocca, a destra, il sentiero 103. 
Pochi minuti ed ecco la grande Croce del Cigno, posizionata ai bordi del precipizio, ricevere il folto gruppo dei partecipanti. Grande silenzio e grande commozione. Non appena spunta il ricordo d'Emilio, un leggero venticello accarezza la scena e, quasi per miracolo, uno spiraglio si apre nella nebbia...
 


Ponte mulino dei Pipistrelli 1Gruppo CAI "HAPPY SNAILS - LUMACHE MA NON TROPPO"
I QUATTRO MULINI DEL RIO MAGGIORE
Escursione fatta il 14 aprile 2018 dal Gruppo "Happy Snails" del CAI Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme assieme al Gruppo Escursionisti del D.L.F. di Bologna.
Autore: Romano Mellini
Dalla piazza della stazione, si attraversa piazza della Libertà, si percorre il ponte dei Sospiri sul Rio Maggiore e lungo via Falcone si esce da Porretta. Si accarezzano i ruderi delle Terme alte, l'ex laghetto e si segue il segnale C.A.I. 107. La strada asfaltata continua per poche decine di metri in simbiosi col rio Maggiore, osservando alcune cascatelle precipitare dalle briglie in muratura. Allorquando la strada svolta a sinistra s'imbocca il sentiero in salita. Si riattraversa la strada asfaltata e si continua lungo il sentiero fino ad incontrare, ben presto, la medesima strada proseguendo su di essa per un centinaio di metri fino al bivio, sulla destra, per Caprera. Qualche decina di metri ed ecco le abitazioni di Caprera, oltrepassate le quali la strada diventa bianca, immersa nella boscaglia ed in leggera discesa. Presto si ode il rumore del torrente rompere il silenzio e si arriva al ponte che lo attraversa. Proprio sotto di esso si intravedono, seminascoste dalla vegetazione, le rovine del mulino di Palareda. I muri mezzo diroccati dell'abitazione sono abbracciati dai rovi e dalla vitalba...


Padova 04Gruppo CAI "HAPPY SNAILS - LUMACHE MA NON TROPPO"
14 OTTOBRE 2017 - ESCURSIONE URBANA A PADOVA
La città dei tre senza: bar senza porte, Pedrocchi; Prato senza erba, Prato della Valle; santo senza nome, S. Antonio 
Autore: Romano Mellini
La nebbia accompagna il treno per un lungo tratto e miracolo di S. Antonio scompare a Padova lasciando il posto a un sole caldo e brillante. Usciti dalla stazione, imbocchiamo Corso del Popolo e continuiamo per Corso Garibaldi. Accarezziamo, sulla sinistra, i ruderi dell'Arena romana che danno la mano alla cappella degli Scrovegni e alla chiesa degli Eremitani, immerse nel verde di uno splendido giardino. Proseguiamo per Via Cavour toccando sulla destra il primo dei tre senza: il Pedrocchi (senza porte perchè sempre aperte). Pochi passi ed ecco il Municipio, di fronte alla sede dell'università. Vi entriamo per una visita guidata. Anche gli austeri muri sono colti e incutono rispetto. L'aula magna, ricca di stemmi, emana un alito secolare...


Mulino di Nazzareno

Sabato 16 settembre 2017 - Alla ricerca del nostro DNA montanaro
GLI EX MULINI DELL'ALTA VALLE DEL RANDARAGNA
Autore: Romano Mellini
L'escursione inizia dopo aver lasciato l'auto un centinaio di metri dopo avere imboccato la strada per il Nibbio e poco dopo aver abbandonato la strada Casa Boni – Casa Calistri. Mentre si percorre il sentiero in salita, si vede il torrente Rio Muraglio, poco sotto, farsi largo tra grossi macigni accarezzando le rocce della montagna incombenti sulla sua sponda destra. Pochi passi e già si scorge in alto la mole del ponte che scavalca il rio. Pochi passi ancora e ci troviamo al suo inizio, sulla riva sinistra, grandiosa costruzione secolare ad una arcata, alta 4 o 5 metri sull'acqua, che sottolinea la maestria dei muratori del nostro passato. Prima di attraversalo, quasi si cade in ginocchio di fronte a tanta armonia ed a tanta bellezza. Pare quasi impossibile ...

 


Statua del pellegrino Montefiascone

LA MIA FRANCIGENA - A PIEDI DA PORRETTA A ROMA
Diario di un cammino dal 10 al 28 maggio 2017
Autore Mauro Lenzi
Ho sempre camminato e salito montagne. Da solo, in compagnia di amici, con il CAI o altri gruppi organizzati. Ho camminato non solo per il gusto di camminare, ma anche per assaporare le forti sensazioni che si provano nel salire la vetta delle montagne tra fatica e difficoltà di ogni genere. Franco, un caro amico, mi ha poi raccontato i suoi cammini: il Cammino di Santiago, il Cammino di Assisi e la Via Francigena da Monginevro a Roma. Ho percepito nei suoi racconti una dimensione diversa del camminare. Ho capito che camminare fa parte della natura umana e che raggiungere una meta, camminando per più giorni, spesso in solitudine, può riportare il tuo essere ad una dimensione ancestrale oramai occultata dagli stili di vita dei nostri giorni, orientati alla velocità e alla frenesia quotidiana. Pensare di intraprendere un cammino prendendo aerei o treni veloci per raggiungere il luogo di partenza mi è parso subito in forte contraddizione con lo spirito del cammino stesso e così...


Gita Montovolo Gruppo 1

Domenica 18 Giugno 2017 - Escursione intersezionale con il CAI di Pescia
ANELLO DEL MONTOVOLO
Autore Romano Mellini - Foto Mauro Lenzi
Alle nove in punto, assieme agli amici del C.A.I. di Pescia, partiamo in auto da piazza Protche, davanti alla stazione di Porretta, per l’anello di Montovolo. In cielo l’azzurro la fa da padrone ed il sole brilla implacabile,  sottolineando colline e montagne. Tocchiamo la chiesa di Riola, progettata da Alvar Aalto, la Rocchetta Mattei, il ponte di Verzuno e ci fermiamo in una radura erbosa accanto alla strada nei pressi della Scola, borgo medioevale in ottimo stato di conservazione. Ci incamminiamo lungo una cavedagna, giungendo in pochi minuti nei pressi delle prime case dove ci aspetta il Professor Zagnoni, incaricato di farci da guida per le spiegazioni del caso. La storia ed il medioevo sono qui di casa. Secondo alcuni il nome Scola deriverebbe...


Rio Muraglio 2

Sabato 17 Giugno 2017 - Ponte sul Rio Muraglio
IL MULINO DELLA FERRIERA SUL RIO MURAGLIO
Autore: Romano Mellini
Il rio Muraglio, affluente di sinistra del torrente Randaragna, scende a precipizio lungo un canalone scavato nelle rocce dalla sua stessa acqua. Enormi sassi, minuscole pozze, cascatelle impetuose, ora accarezzano ed ora schiaffeggiano le sue sponde dirupate lungo declivi boscosi sospesi nel vuoto. L’ombra perenne delle selve, in eterna lite con scarsi raggi di sole, regalano un’atmosfera surreale degna di un mondo fantastico. La mulattiera principale, che univa molte borgate dell’alta valle della riva sinistra del Randaragna con casa Calistri e le borgate site sulla sponda destra, fu costruita con molto coraggio e disprezzo del pericolo; hic erant leones, i rudi ed erculei montanari del passato, in questa landa selvaggia e pericolosa. Fu costruito un ponte alto svariati metri agganciato a due sponde rocciose quasi irraggiungibili... 

 


Foto 01

Lunedì 17 Aprile 2017 - Tradizionale gita della merendina con il CAI
PASQUETTA 2017
Autore: Romano Mellini
La mattina della Pasquetta al Bus dla Jacma non preannuncia nulla di buono. Densi nuvoloni scendono dal crinale in lotta col sole nascente. La partenza per Castel di Casio avviene, comunque, alle 8.15 come da programma. Lungo la strada, squarci di sereno aumentano a vista d'occhio, conquistando ben presto tutto il cielo. Dopo circa mezz'ora ci troviamo all'ombra della torre medioevale, semidistrutta longitudinalmente, unico resto dell'antico castello...

 


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Domenica 2 aprile 2017 - Classica gita in Liguria di apertura della stagione escursionistica.

GENOVA
Autore: Romano Mellini
Previsioni meteo disastrose, comunque tentiamo ugualmente. Alle ore 6 in punto, dal piazzale Protche della stazione il pullman parte puntuale salutando le luci di Porretta. Abbracciato al torrente Limentra sale sulla statale 64 verso il traforo della Collina. Si getta nell'antro e scende verso la piana di Pistoia immersa nella bruma mattutina oscurata dalle nuvole...


Domenica 17 aprile 2016

SVIZZERA PESCIATINA
Autore: Romano Mellini
Una volta scesi dalle macchine accanto al torrente Pescia s'inizia a salire per una mulattiera che s'arrampica lungo un costone impervio della collina. Siamo ospiti del C.A.I. di Pescia ed assieme a loro raggiungiamo il ragguardevole numero di quaranta partecipanti ...


Arsiccia Tabella 1

Lunedì 28 marzo 2016 - Gita della "Merendina"
IL SENTIERO DELL'ARSICC'LA (DELL'ARSICCIA)
Autore: Romano Mellini
Un sonno durato decine di anni fin quando non quattro principi, bensì quattro volonterosi lavoratori (i due fratelli Attilio e Roberto Nanni, Emilio Gadaleta e Stefano Menegozzi) mi hanno svegliato ......

 


BCC 1

Domenica 11 ottobre 2015
IL SENTIERO MARCONIANO
Autore: Mauro Lenzi
Il Sentiero Marconiano si snoda lungo un antico tracciato e congiunge Porretta a Castelluccio attraversando bellissimi borghi con case torri ancora oggi ben visibili. In località Le Croci si trova la casa natale della famiglia di Guglielmo Marconi. Il sentiero prosegue poi fino al Monte Piella dalla cui vetta si può ammirare una delle più belle vedute su tutta la Valle del Reno in direzione di Bologna ...


Inverno al sasseto 1986

Domenica2 agosto 2015
RICORDI DEL SASSETO
CURIOSE RIMEMBRANZE DI UN MITICO PERSONAGGIO "EX RIFUGIO DEL SASSETO" SUL CORNO ALLE SCALE

Autore: Romano Mellini
Sono il fratello maggiore della Lorenza, tenuto conto che sono “Caino” da molti più anni ed ho, purtroppo un piede e mezzo per non dire tutti e due nella fossa. Osservo l'alto crinale appenninico ...


Tresana 3

Domenica 26 Luglio 2015
DA SANTUARIO A SANTUARIO “DEL FAGGIO”
Accarezzando di lontano la cascata dell'Acqua Caduta poi Pian dello Stellaio, Monte Toccacielo, Monte Pianaccetto, Monte Tresca, Rifugio di Monte Cavallo, Tresana e Santuario della Madonna del Faggio.
Autore: 
Romano Mellini
“Santa Maria nostra, ora pro nobis” cantavano i fedeli di Castelluccio, nei tempi passati mentre si recavano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Faggio posto alla confluenza del rio della Madonna col rio Baricello in una gola selvaggia. Nel versate opposto, distante in linea d'aria poche centinaia di metri, gli abitanti di Monteacuto rispondevano “è vostra quanto è nostra, ora pro nobis”...
 
 
 
Chiusoli Giugno 2015
Domenica 14 giugno 2015
LA LORENZA PICCOLA MA GRANDISSIMA SAGRESTANA IMMOBILE DI UNA CATTEDRALE GOTICA NATURALE
Autore: Romano Mellini
Alcuni cirri altissimi galoppano nell'azzurro del cielo verso l'infinito. Mancano solo gli angioletti dipinti dal Perugino a cavalcioni sui loro bordi. La Lorenza ci aspetta pazientemente all'ombra di colonne arboree che puntano verso l'alto facendo trasparire tra le fronde la cupola della cattedrale dipinta...


Monte Amaro di Opi 8

Da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno 2015
ESCURSIONI NEI PARCHI DELL'ABRUZZO CON I FIGLI DEL GRAN SASSO E DELLA MAIELLA APPARTENENTI ALLA SEZIONE DEL CAI DI VASTO
Autore: Romano Mellini
Il pullman corre veloce salutando a sinistra l'azzurra distesa del mare Adriatico che occhieggia di tanto in tanto tra filari di viti e grandi paesi e a destra il susseguirsi di colli e montagne con sul crinale torri e campanili. Ecco, all'improvviso, confondersi nel cielo le affilate ed imbiancate vette di sua maestà “Gran Sasso” ......


Agosto 2014
I POSTI SEGRETI DELLA LORENZA - UNA NOTTE TRA LE BRACCIA DELLA LORENZA
Autore: Romano Mellini
Racconto del giro di perlustrazione fatto nel mese di agosto 2014 per individuare il percorso divenuto poi il classico "Anello della Lorenza", descritto negli Itinerari dalla Lorenza. Il racconto prosegue con quella che è stata in assoluto la "prima notte" passata nel rifugio... con qualche licenza alla fantasia dell'autore.