IL MULINO DELLA FERRIERA SUL RIO MURAGLIO
di Romano Mellini

Rio Muraglio 1Il rio Muraglio, affluente di sinistra del torrente Randaragna, scende a precipizio lungo un canalone scavato nelle rocce dalla sua stessa acqua. Enormi sassi, minuscole pozze, cascatelle impetuose, ora accarezzano ed ora schiaffeggiano le sue sponde dirupate lungo declivi boscosi sospesi nel vuoto. L’ombra perenne delle selve, in eterna lite con scarsi raggi di sole, regalano un’atmosfera surreale degna di un mondo fantastico. Rio Muraglio 6La mulattiera principale, che univa molte borgate dell’alta valle della riva sinistra del Randaragna con casa Calistri e le borgate site sulla sponda destra, fu costruita con molto coraggio e disprezzo del pericolo; hic erant leones, i rudi ed erculei montanari del passato, in questa landa selvaggia e pericolosa. Fu costruito un ponte alto svariati metri agganciato a due sponde rocciose quasi irraggiungibili. Che architetti analfabeti in materie scolastiche ma laureati in muratura! Questo splendido gioiello ha affrontato con dignità lo scorrere del tempo ed oggi si pavoneggia ai nostri occhi. Appena giunto sulla sponda destra, s’incastra, per la prosecuzione della mulattiera, in un muraglione eretto per sostenere l’ardua parete a strapiombo della montagna. Sotto al muraglione e quindi sotto al ponte fu costruito un mulino, sfidando baldanzosamente i principi della gravità terrestre.

Perché solo un mulino? Rio Muraglio 3Perché non sfruttare l’energia dell’acqua per la lavorazione dei metalli? Ecco accoppiarsi al mulino una ferriera. “Il mulino della ferriera” pensò il signor Michele Taruffi, fabbro provetto nonché mugnaio. Il signor Taruffi era così bravo che ben presto arrivò in questo posto inospitale tutta l’alta montagna bolognese e pistoiese. E la canalina per la captazione dell’acqua? Ed il bottaccio? Alcuni metri a monte del ponte, sulla riva destra, fu scavato un fossetto a sbalzo sul torrente e si rese necessaria una minuscola galleria  nel pilone del ponte stesso.Rio Muraglio 5 Il corso della canalina, all’uscita dal piccolissimo tunnel, prosegue lungo roccette sospese nel vuoto e sostenute per un brevissimo tratto da un minuscolo archetto in muratura. Il bottaccio, appiccicato anch'esso alla parete rocciosa, scarica nel mulino l’acqua che poi ritorna con un salto acrobatico nel fiume. Il signor Taruffi ebbe, certamente, l’aiuto divino per la riuscita quasi impossibile dell’opera, visto che era sagrestano della piccola chiesa di Poggio dei Boschi e suonava le campane ogni sera per ringraziamento. Tutto sembrava andare per il meglio quando una diabolica frana mandò in rovina l’edificio del mulino alcuni decenni fa. Rio Muraglio 7Il giorno 17 giugno 2017 la Pro Loco Boschi con l’aiuto del C.A.I., degli Alpini e di altri volontari del luogo, pensò di ripristinare la canalina di captazione dell’acqua e vedere in un prossimo futuro il prezioso liquido ripercorrere la primitiva via. Leoni erano i vecchi costruttori ma leoni sono anche gli attuali riparatori, col piccone e la mazza, sospesi nel vuoto. Tutti i salmi finiscono in gloria, comodamente seduti davanti a tavolini imbanditi. Grazie Pro Loco del Quinto e grazie a tutti i partecipanti che hanno tentato di riscoprire il nostro D.N.A., quello primitivo.